Se in provincia di Mantova c’è un’esperienza sociale ed artistica riconosciuta da tutti è quella della cooperativa Chv,
che gestisce i giardini pubblici “Gina Bianchi” di Suzzara e il parco “Florida” di Pegognaga, garantendo il funzionamento dei bar e del ristorante e la manutenzione delle aree verdi nel periodo estivo. E lo fa occupandosi di assistenza qualificata ai ragazzi portatori di handicap grave e lavorando al servizio formativo all’autonomia per l’integrazione sociale delle persone con un handicap psico-fisico più lieve. Nei giardini suzzaresi e al parco di Pegognaga, insomma, va in scena un progetto di solidarietà ( “Chi è dentro, è dentro...e chi è fuori?”) che incide sull’inclusione sociale. Non solo. La Chv anima le estati con Sconfinart, una rassegna di musica di altissima qualità: lo scorso anno gli eventi sono stati diciotto. Dicevamo che è un progetto che funziona ed è universalmente riconosciuto, eppure quest’anno è a rischio: i soldi scarseggiano. La Provincia passa da un sostegno di 30mila euro a circa diecimila, con i Comuni di Suzzara e Pegognaga che contribuiranno con venticinque-trentamila euro. Proprio ieri Cayo Delegati, coordinatore del Cse Zèn-Zero e responsabile del progetto di impresa sociale, ha perfezionato e consegnato la richiesta di accesso ad un finanziamento della Fondazione Comunità Mantovana: «Questo progetto coinvolge quaranta disabili nella gestione dei giardini suzzaresi e del parco di Pegognaga. Già questo dovrebbe essere sufficiente a garantirci una certa stabilità finanziaria, anche perché quello che viene incassato è immediatamente reinvestito negli eventi musicali, che sono di altissimo livello e che richiedono un sistema di amplificazione di grande qualità. E invece non abbiamo alcuna stabilità. Tengo a precisare, in proposito, che musicisti del calibro di Paolo Fresu, degli Avion Travel e altri, vengono a suonare da noi senza chiedere un soldo». Delegati puntualizza che senza le necessarie risorse «salta tutto per aria». Salterebbe per aria un preziosissimo progetto di inclusione sociale e salterebbe per aria quello che la prossima estate potrebbe essere (fra l’altro) l’unica rassegna musicale di elevato profilo fra città e provincia, visto che a palazzo Te non ci saranno concerti, e non ci saranno concerti in piazza Castello. «Il nostro progetto ha un valore sociale ed artistico molto forte - spiega il presidente della Chv, Ernesto Volta -, è un progetto che dà un senso allo spazio. A questo punto siamo aperti alla speranza che i problemi finanziari si risolvano, e che si possa avere quella stabilità di cui abbiamo tutti bisogno». (e.c.)